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Deframmentazione Dei File Di Boot: Benefici, Rischi e Alternative per la Manutenzione del Sistema



Durante il normale uso del PC, i software applicativi (Video scrittura, fogli di calcolo, posta elettronica, etc...) ed il Sistema Operativo stesso operano sui file, i quali vengono poi archiviati sull' Hard Disk (HD). L'accesso in scrittura e lettura dei file sul disco fisso determina in maniera significativa le prestazioni della nostra macchina. La velocità con cui il nostro HD legge questi file non dipende soltanto dalla sua meccanica, ma anche dal modo con cui i file sono organizzati sui vari settori del disco. Infatti questi non vengono scritti sequenzialmente ed in un unico blocco, ma i file sono frammentati e scritti in vari segmenti.


Capite bene quindi quanto sia importante che i vari segmenti di ogni singolo file siano il più possibile contigui tra di loro, in modo che la testina del disco rigido compia meno movimenti possibili per ricomporli, riducendo di fatto i tempi di accesso al file.




Deframmentazione Dei File Di Boot



In Windows è presente di default un'utilità di sistema, chiamata deframmentazione (defragger), che ha il compito di scandire l'HD per riorganizzare i segmenti dei file nei vari settori del disco, in modo che questi siano i più vicini possibili. Questo comporta non solo un buon mantenimento del PC, ma anche una velocizzazione dei programmi nell'apertura dei file.


La deframmentazione è un'utility abbastanza conosciuta, ed in molti la usano correttamente, molti non sanno però che è possibile ottenere di più dal defragger di Windows (per XP e successivi), permettendo di velocizzare non solo il PC, ma anche la fase di avvio, infatti l'accesso ai file da parte dell'hard disk è identico anche in fase di bootstrap (avvio della macchina) per la lettura dei file di boot, accostando i file di avvio di Windows ridurremmo così il tempo di caricamento del sistema operativo. Inoltre è possibile lanciare il defrag dalla linea di comando, specificando delle opzioni che ci permettono di andare oltre il normale uso dell'interfaccia "Utilità di deframmentazione disco". Andiamo a vedere come:


Da Windows XP in poi, è possibile deframmentare i file di boot, affiancandoli così da velocizzare l'avvio del sistema. La deframmentazione di tali file è solitamente abilitata di default, per esserne sicuri però andiamo a controllare nel registro di sistema in questo modo:


Non sempre, la deframmentazione porta subito ai risultati sperati, bisogna sapere infatti che non riesce subito ad ottimizzare l'organizzazione di tutti i file presenti sul disco rigido, sia per un discorso di spazio (il fatidico 15% di spazio minimo necessario di cui parlavamo pocanzi), sia per altre eccezioni, come: i file presenti nel cestino (meglio svuotarlo prima del defrag), alcuni file di sistema ed ovviamente tutti i file ancora in fase di utilizzo (quindi controllare i processi attivi per assicurarsi che non coinvolgano file tenendoli ancora aperti). In questo caso non resta altro che rilanciare la deframmentazione con l'accortezza di svuotare il cestino, chiudere tutti i programmi ed i file aperti.


Se "l'Utilità di deframmentazione disco" presente sul vostro sistema Windows non dovesse soddisfarvi, o nel caso di esigenze particolari, possiamo sempre affidarci a software di terze per ottenere un deframmentatore più potente. Un defragger migliore ci permetterà di svolgere funzioni più avanzate ed ottenere risultati migliori, come: pianificare la deframmentazione, possibilità di deframmentare più computer posti in rete contemporaneamente, defrag del file di paging o dei file hive di Windows, il defrag con poco spazio sull'HD, la possibilità di deframmentare i file a cui il defrag di Windows non riesce ad accedere; insomma i vantaggi sono notevoli e non pochi.


Quest'ultimo in particolare oltre ad esser freeware ed un ottimo defragger, è un tool che fà parte della suite Microsoft SysInternals, di cui abbiamo già parlato nell'articolo "Elencare i file aperti ed i processi che li utilizzano", di cui potete vederne uno screen-shot nella immagine sottostante:


Per tenere un PC ordinato e funzionante non ci vuole molto, è sicuramente deframmentare il disco fisso contribuisce ad allungare la vita del componente e migliorarne le prestazioni dell'intera macchina, non sarebbe male nemmeno pianificare il defrag ad intervalli regolari, tipo una volta a settimana. Ricordatevi però di non abusare con la deframmentazione, poichè questa operazione fà lavorare duramente l'hard disk ed un uso eccessivo potrebbe stressarlo o rovinare dei settori, se non peggio causare un crash dell'hard disk. Quindi dipende anche dall'uso che ne fate del vostro PC e di quanto tempo lo fate lavorare, insomma il defrag è importante ed apporta dei benefici ma va usato senza abuso ed ognuno deve essere il dottore del proprio computer.


Alcuni, per esempio, deframmentano i dischi in tempo reale durante il lavoro.In questo caso, la riorganizzazione dei file sui dischi viene avviata quandola percentuale di impegno del microprocessore non supera una certa soglia.


Deframmentazione normale e superAlla funzione di semplice deframmentazione dei file, nei programmi di questotipo se ne affiancano altre tese a migliorare l'efficacia dell'intervento.


Il primo file, pagefile.sys, viene utilizzato come area di appoggioper trasferirvi parte del contenuto della memoria centrale quando le dimensionidei processi in esecuzione e dei dati su cui si sta lavorando eccedono quelledella RAM disponibile. Dopo l'installazione iniziale, Windowspuò aumentarne automaticamente le dimensioni per adeguarle a nuove esigenzedi gestione.


Quando il sistema operativo viene portato nello stato di sospensione, la copiaconforme dei dati che risiedono nella memoria centrale viene trasferita nelfile hiberfil.sys. Al successivo avvio del computer, il sistema operativoriporta nuovamente i dati nella RAM, ripristinando tutti i programmi e il contenutodel Desktop esattamente come erano al momento della sospensione.


Uno dei modi migliori per migliorare le prestazioni del dispositivo consiste nell'ottimizzare il disco rigido. Optimize Drives, precedentemente noto come Utilità di deframmentazione dischi, è una funzionalità di Windows che consente di ottimizzare diversi tipi di unità. La funzionalità viene eseguita automaticamente in base a una pianificazione settimanale, ma è anche possibile eseguire Ottimizza unità manualmente.


Pulizia disco riduce il numero di file non necessari nelle unità eliminando file temporanei e file di sistema, svuotando il Cestino e rimuovendo una varietà di altri elementi che potrebbero non essere più necessari.


Windows usa un indice per eseguire ricerche molto veloci dei file più comuni nel dispositivo. Se la ricerca di elementi nel dispositivo richiede troppo tempo, è possibile restringere la ricerca per concentrarsi sui file e sulle cartelle usati più di frequente.


La procedura di ottimizzazione risulta essere molto veloce anche se i tempi dipendono molto dalla quantità dei file presenti nel disco fisso e dalla velocità dello stesso. Un comodo schema animato mostrerà il processo di ottimizzazione e il programma avviserà gli utenti quando il lavoro sarà stato concluso. Smart Defrag supporta anche i dischi SSD e non solamente i classici dischi fissi.


La caratteristica di Boot-time Defrag di Smart Defrag aiuta a deframmentare i file su HDD in modo sicuro. Smart Defrag, dunque, si configura essere come un ottimo strumento per la manutenzione dei computer Windows. Si utilizza in pochi click e permette di garantire sempre la massima efficienza di funzionamento di tutti i PC dotati dei sistemi operativi della Microsoft. Smart Defrag supporta anche Windows 10.


Raxco, nota società con esperienza trentennale nel campo nella deframmentazione dei dischi, ha reso disponibile una versione freeware del suo software di punta PerfectDisk integrandovi una buona parte delle caratteristiche che contraddistinguono la release più completa, a pagamento, dell'applicazione. Durante l'installazione del programma sarà richiesto di specificare unicamente un indirizzo e-mail: per il resto, PerfectDisk Free Defrag risulterà immediatamente operativo, senza la necessità di inserire alcun codice di licenza.


Fiore all'occhiello di PerfectDisk sono certamente le sue prestazioni velocistiche: il software è infatti in grado di ridurre al minimo la tempistica necessaria per concludere un'operazione di deframmentazione del disco.


Diversamente rispetto alla modalità Quick defrag, che provvede alla deframmentazione rapida dei file senza badare al riposizionamento degli stessi elementi sulla base della loro frequenza di utilizzo, SMARTPlacement provvede a deframmentare tutti i file, a "consolidare" lo spazio libero e a riposizionare i vari elementi in modo tale che quelli di utilizzo più ricorrente siano conservati nelle locazioni più velocemente accessibili.


Per quanto riguarda i dischi a stato solido (SSD), i produttori di PerfectDisk ricordano che la deframmentazione non è necessaria. I dischi SSD, infatti, non usa parti meccaniche come accade nei dischi rigidi di tipo tradizionale: gli SSD sono costruiti usando memorie flash che permettono di memorizzare grandi quantità di dati senza adoperare organi meccanici. D'altro canto, le operazioni di scrittura sulle unità SSD ne diminuiscono a poco a poco la vita. PerfectDisk Free Defrag propone una funzionalità - chiamata SSD Optimize - che aiuta a migliorare le performance dei dischi SSD senza effettuare alcuna non necessaria operazione di deframmentazione.


Per avviare l'installazione di PerfectDisk Free Defrag è necessario scaricare questo file. Si tratta del download manager di Raxco che, una volta eseguito, provvederà a scaricare il file d'installazione corretto per la propria versione di Windows.


Qui, il software riepiloga lo stato del disco in termini di frammentazione e ricorda quali funzionalità del programma non sono disponibili nella versione a costo zero. Facendo clic sul pulsante Start della barra degli strumenti, si potrà avviare la deframmentazione delle unità disco selezionate in elenco: 2ff7e9595c


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